25.4.10

INTERVISTA A SLOBO PARTE 3


Amichini carissimi
visto il grande successo delle prime due puntate dell'intervista al Capo Rom (ben 0 commenti..!), eccovi la terza ed ultima parte. Non prima però, di donarvi un ulteriore perla di cultura.
La parola zingari (o zigani), derivante dal greco medievale athinganoi (intoccabili: denominazione dei membri di una setta religiosa di origine frigia accusata di pratiche magiche), denota nel linguaggio comune un insieme di gruppi sociali linguisticamente affini, i quali si autoidentificano, distintamente, con gli etnonimi di rom (diffusi attualmente in tutta Europa, con maggiori concentrazioni nell'area tarpato-balcanica), sinti (radicati prevalentemente nei Paesi germanofoni e nelle regioni limitrofe, Italia settentrionale compresa), manus (concentrati in Francia), romanicel (presenti in Gran Bretagna) e kale, o calós (abitanti nella penisola iberica, in Finlandia e in Galles). Gli idiomi storici di questi gruppi (e dei rispettivi molteplici sottogruppi) costituiscono varianti dialettali, differenziate dalla pluralità delle influenze lessicali europee, della lingua romanes, formata da un sostrato originario derivante dai parlari popolari dell'India Nord-Occidentale, ibridato con elementi persiani, armeni e greci.

I GRANDI RIPORTI DI
IDO RADEM & ‘UGES STEBIA

Intervista a Slobo Putrevič.
Parte 3



- E, mi dicono, avete anche un’importante ricorrenza proprio in questo periodo dell’anno…
- Altro giorno grosa festa religiosa in nostro campo in ocasione de festivita’ de nostro patrono San Kurnutazzu protetore de rulota. Festa se chiama Kavediokanem e se festegia in periodo piu’ fredo de ano. E’ giorno propizio de matrimonio, batesimo, prima comunionie e altri riti zigani.
Capo se svelia matino molto presto e a colazione mangia zupone de infame (cipola, alio, legumi, late, crauti, cubeti de lievito de bira, peperoni, vanilia), un paio de chili de asparagi, dieci botilia de bira splugen, uno bilster intero de supradin e tanica intera de cinque litri de acua distilata.
Poi capo pasa di rulota in rulota, ce svelia tuti e se inizia rito con capo che fa docia ghiaciata con manicheta per purificarese, all’urlo de DioMaiale. Dopodeche se reca a centro de campo dove ce groso tendone dove entra e veste i sacri paramenti liturgici aiutato da molia e da fili e se trasforma in nostro sciamano religioso. In ordine rigoroso da secolare tradizione egli indosa:
- mutanda de peluscia leopardata da machie de unto, orina e tarzaneli
- calzino corto duro e putido come provolone stagionato de trenta mesi
- pantalone ratopato de fustanio color acuitrinio
- espadrilias multicolore da goce de orina
- canotiera che fa tutuno con grosi punti neri su schiena
- camicia impressionista, impreziosita da caperi de narice
- gilet de pele lisa e cartavetro
- orecchini con pendente de rame a forma de papagalo Portobelo
- colana con efige de Stramadona de beato spurgo
- aneli con sigilo de cavalo che monta
- occhiali reiban spechiati
Infine indossa orgoglio e vanto de nostro campo, bene preziosisimo, dono de sindaco in visita a nostra rulotopoli, berreto picolo tutto de rame, forgiato da mastro ramaiolo Silviu Merdu nel XVIII° secolo e che egli sfogia fiero e superbo per nostra celebrazione. Molia de capo invece piu’ spartana, gona lunga e ampia color marone e malione rosa con rombi verde bile e scarpe de goma marcia tuto rubato in cassoni de usato de Caritas. A questo punto tuti posono entrare in tenda per amirare nostro oficiante e rendere omagio con bacio su sua guancia molto grasa e lucida, con barba ispida. Poi tuto grupo, con capo in testa, esce da tenda e se va a rendere subito sacro omagio a spolie de San Kurnutazzu che ha maschera de pongo e tra gambe groso pene fucsia de latice. Quindi se caricano spolie de Santo su Fercolo e se portano in giro per campo. Elo pesa molto e per grande sforzo fato molti uomini se sminkiano articolazioni e schiena ma sopratuto emetono soto sforzo scoregje come bodibilder. Poi ce spostiamo in ingreso de acanpameneto dove se trova nostro simbolo che è cavalo de rame con coltelo che esce da culo e se prosegue con visita a nostri sacri cimeli di tuto nostro rubato e alcuni piangono pensando a peripezie de furto. Poi se pasa a ex voto in rulota votiva dedicata a sculture, icone e sacre piture. Piu’ importante è galuscio de nostro primo capo rom, Okagou Brutu, finemente istoriato da pietre preziose rubate e su parete de schermo de cinema rubato, campeggia la Madona con Uccellone. In questo giorno se compie miracolo e la capela se ricopre de virile formagio; le più devote dano lecata a capela de volatile umano e crolano a tera in estasi. Infine Sacra Tanica de solfato de rame davanti la cuale preghiamo per nostra ricerca inferiore. Finito giro de visita, capo puo oficiare Santa Mesa. E’ una buona ora e meza de rotura de colioni con sacre leture de apostoli Vladimiru Luxuriu, Paolu Kekkoniu, Markulinu Kulupintu, Olinto Rottunelmezzu e Renatu Uccelje e con tante nostre preghiere tra cui: Rame Nostro, Vagina Coeli, Lavete o Maria, Salve o Scoregina e Madona Lorda.
Finita menata se pasa a Rito Ortodoso de purificazione e de fertilità. Molia de capo pulisce capela a tuti uomini con pano vileda e poi ce spruza sopra Sidol e alcol denaturato. Capo invece immerge piumino per spolverare in secchio pieno de soda caustica che poi pasa su frenja de done.
Inzia cosi rito de balo come dite voi in Italia? De tarantolati. Con capele rubizze e gonfie come testa de gato e frenje che paiono gomoni. Ora persone sono pronte per Rito de Ano Liturgico che consiste in unzione de ano con crisma de peperoncinje de Transylvania. E’ grande prova de fede e molti cedono facilmente a bestemione. Poi passiamo a esame de coscienza e dopo de cinque secondi ce ne batiamo ciola (ce ne freghiamo n.d.r.). Quindi ce scambiamo senio de pace che da noi è mostrare coltelo belo afilato.
Ora nostro capo ci congeda con rito ite mussa est, ma noi rimaniamo tuti li perchè ora viene belo.
Se comincia con battesimo de bimbeti. Se metono tuti in grosa tinoza poi capo che tuta matina ha tratenuto asparagi, dieci botilia de bira splugen, bilster intero de supradin e tanica intera de cinque litri de acua distillata, puo dare sfogo a idrante con piscja molto ocra.
Dondolandosi e scrolando ucelo inafia testa e facia de mociosi. Finito cerimoniale, tinoza è colma de orina e bimbi rischiano de anegare. Alora molia de capo rovescia tinoza pe tera co bimbi che se mischiano e oniuno se riprende filio che ora non riconoscia piu. E’ qui che nasce nostro grande senso de comunità. Poi se pasa a prima comunione: bimbi grandiceli sfilano uno a uno con in mano Bibia de Brutudiu che è nostro Seniore de elemosina. Qui capo sfoga altro risultato de dieci botilie de Splugen. A uno a uno da ostia de strachino secco pronunciando formula “il porco di Cristo” e mola groso ruto in ciascuno orecchio. Bimbi rincoglioniti da bota e con acufeni vagano ruotando come dervisci. Molia de capo ferma loro facendo anusare sua ascela marcia e tuti i picoli sono a tera in stato catatonico... ora si che sono soldati de Brutudiu pronti per acatonagio! Poi, a discrezione de genitori, stortare gambeta o bracino per aumentare pietà de gente. Presempio, Laszlu Erodu a esagerato un pochino e co badile de Pristina a stortato tuti arti e colo de suo filio, ora per tenerelo in piedi deve usare fili come marioneta. Adeso viene fondamentale cerimonia secolare che forse e quela che da senso a comunità mondiale de rom: Rito de Frateli de rame.
E’ rito che te fa pasare da bimbeto del cazo con manina tesa per carità, a mondo de adulto predone. Ragazeti portano a capo ogeti de rame che ano rubato e devono racontare traversie de furto. E tuto un balzar fuori de vasoi, paioli, mestoli, telie, pentole, tegami ma sopratuto chilometri de cavi de eletricita gia bruciati. Poi ragazeti racontano accalorati ed orgogliosi loro gesta.
Chi a svuotato groso negozio de casalinghi, chi a sfilato intero cablagio de rete eletrica, telefonica e de antena da un intero biscione de case popolari, chi a fato man basa de cavi aerei de filobus o de intere stazioni de ferovie de stato, opure chi ha sfidato enel e a rubato cavi de alta tensione.
Tuto bene fino a quando Alexandru Babbeu ha tirato fuori sua conquista delittuosa e cioe solo uno rotolo de cavo elettrico ancora incelofanato. Tuti siamo rimasi aghiaciati perche tropo ordinato e pulito, non sembrava rubato ma sopratuto non era bruciato per mostrare prezioso contenuto.
Poi mentre Babbeu spiegava come rubato e caduto da sua tasca scontrino de cavo de Castorasma. Capo dopo aver leto scontrino è diventato paonazzo, lo a ofeso e pestato a sangue con martelone de Zagabria e poi a dato lui punizione esemplare. Deve imediatamente sposare Gabriela Fiatescu che per via de sua fiatela racapriciante a cinquantatre ani e ancora vergine.
Poi capo giudica furti miliori e fa riunire ragazi piu valorosi per funzione de consacrazione, fa indosare loro manete de rame contro malochio e struscia sua guancia ispida su guancia de sbarbateli procurando eli pereni abrasioni. Meno male che guancia de capo molto grasa de sebo.
A quel punto indosa solenne guanto de rame e mentre molia suona con fisarmonica pezo alegro sbate suo palmo de metalo contro palmi de piveleti con molta forza e esi trattengono a stento bestemione de dolore. Infine capo da bacio in boca, benedizione de brillante vita ladronesca. Capo pero a esagerato e a ragazzini a anche infilato lingua in boca.
Con quelo che a mangiato a colazione gli e venuto fiatone de casoneto (Gabriela comunque e pegio de lui) e ragazeti vomitano anima. Mi sa che capo sta diventando forse richione.
A seguire ariva melio de riti: il matrimonio. Matrimonio molto importante dopo che famiglie se sono fate groso culo pe combinare ragazzini. Anche adulti se sposano ma uomini ano belino molo e done tropo rugose, Capo ha schifo de loro. Nela cerimonia capo sta de fronte a copia de sposi e pronuncia tute formule poi, prima de scambio de anelo, se gira e scarica da culo prodotto gasoso de zupone de infame. Zupone fa produre a intestino molecole de scoregja che non se ne vano per parechi minuti. Copia con mano a concheta prende aria mefitica e porta a naso aspirando avidamente finche non se sente più puza. Se copia resiste senza vomitare e senza sincope è sposata, ora se puo scambiare anelo de rame. Per la cronaca, mentre Alexandru Babbeu a vacillato piu volte Gabriela non a batuto cilio anzi lei a aspirato da boca rinfrescandosi fonia come fose collutorio. Conclusione de rito è la deposizione da parte de capo, su grande vasoio de rame, de enorme galuscjo, ultimo prodoto metabolico de colazione, che viene impreziosito da done de campo con geme rubate. Finalmente adeso liberi tuti.


- E per le giovani fanciulle del campo non c’è nessuna festa..? Mi pare che sia tutto per I maschietti… Una società un po’ maschilista, non le pare?
- Queste parole me fano pensare che non capiscia nienta e che a tu te piace finochi, ma no te poso sterminare quinedi ti poso racontare che abiamo aneche la granede Festa dele ributtanti, che e grande balo incivile che segna pasagio de giovane dona da violenza privata familiare paterna a violenza e soprusi de sposo novelo. Noi teniamo moleto a dona… Per questo in acanepameneto se fa grande uso de profumo intimo de pino silvestre, cosi a momeneto de primo abuso, dona fa belo efeto de pisciata in pineta... Poi c'é aneche versione per feticisti de culo, dove per foro se usa parfumo de rosa; in questo caso efeto é de petalo su grosa merda.


- Bene, ritengo di saperne abbastanza… Ma torniamo a lei: signor Slobo, di che cosa si occupa?
- Ma che domanda… de contabilità! Io gestisco economia de acanepameneto e, sopratuto de familia.. Io pero, no sono padre ingrato! Io pago miei fili! Me tratengo solo 95% de irpef tzigana, ma tuto resto lo lascio a eli..! Pero ora scusa belo seniore, te devo lasciare perche cagata de prima non senebra essere bastata… Seneto ancora liquorino de culo e devo anedare… Ma se tu vuole può venire con me…

- Io la ringrazio per la squisita attenzione, ma credo che mi farò bastare le informazioni che già mi ha fornito… Molto lieto di averla conosciuta e, addio!

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