8.8.10

SAGRA E PROFANO



Continuiamo a parlare di situazioni culturali e popolari.

Anche le feste paesane, le cosiddette sagre, possono dire la loro sulla deriva italiota.
La musica che somministrano ai servi della gleba è della peggior specie in circolazione.

Le "Orchestre Spettacolo" hanno ben poco di orchestrale ed ancor meno di spettacolare.
Al solito agghindati alla moda space degli anni'80 (e non vi parlo delle pettinature) come i fratelli poveri dei Rockets con annesso zoccolone di generose forme ai cori e voce, suonano in playback (la maggior parte delle volte) le peggiori canzoni della nostra cultura musicale.
Si, è vero, gli zombie ballano tutto, non si curano della proposta, la fagocitano e basta.
Ed anche dire che ballano sono parole grosse...

Questo non va bene, anche questa proposta NON culturale fa danni alle menti già vessate e precarie per i cazzi loro del pubblico pagante et penitente.
Ma anche i più biechi maestri marchettari devono sbarcare il lunario, anche fingendo di suonare e continuando a fare del male.
Nessuno se ne accorge perchè educato a credere che sia bello così, che sia persino divertente.
Anzi, ben felici di pagare 8 o 9 euro per una porzione scarsa di trippa e fagioli, servita in un precario piatto di plastica da paffute volontarie over '50, e bere un vino di merda fino allo svenimento sui prati circostanti.

Non per niente l'origine della sagra parla chiaro...

"Il termine sagra ha origine latina, di derivazione dall'aggettivo sacrum ("sacro").
Similarmente, l'origine del termine festa è latina: viene da festum ("ricorrenza sacra", al plurale festa), che appartiene allo stesso ceppo semantico di feriae ("tempo festivo"). La sagra si connota infatti innanzitutto per la dimensione religiosa; le sagre erano innanzitutto dei momenti di comunione tra uomini e sacro.
Le feste popolari dell'antichità venivano celebrate davanti ai templi o, in epoca cristiana, alle chiese (da cui deriva il termine sagrato delle chiese ).
Questo rito simbolico originario rimane come traccia anche oggi nelle diverse sagre gastronomiche che ruotano attorno ad un piatto tradizionale regionale o locale".

Buona perdita di coscienza a tutti dunque, nelle varie sagre di paese che proliferano in questa bella stagione, nella nostra meravigliosa penisola.
E ballate eh, mi raccomando.
Via con la Macarena...

Nessun commento:

Posta un commento