27.11.11

THE HUMAN CENTIPEDE 1 & 2 - RECENSIONE MINIMA

Dopo A SERBIAN FILM, miglior horror uscito negli ultimi 5 anni (come minimo), una nuova creatura centipeda si palesa per soddisfare i nostri piaceri oscuri.



Un dittico che saprà accontentare i palati più smaliziati ove l'appassionato pornografico e perverso potrà trovare alcune finezze di raffinatissimo gusto, tra l'ansia muta e silenziosa della campagna olandese, la coprofilia e la torturaccia sporca e cattiva.

Le differenze tra le due pellicole è enorme, speculare, e personalmente prediligo la prima per sublime assetticità senza fronzoli, chirurgica, quasi austriaca della messa in scena.
Nonostante lo svolgimento finale sia il solito banale già visto.
Alcune informazioni.
The Human Centipede (First Sequence) è un film horror olandese del 2010 scritto e diretto da Tom Six.
Una trama minimale che vede un folle chirurgo in pensione, credibilissimo e nobile nella sua missione di attaccare la gente tramite bocca e bucodelculo, formando così un essere e millezampe umano con un unico apparato digerente, che gli faccia compagnia, visto che i suoi grossi Rotwailer sono trapassati per il rigetto dell'operazione.



Ma spieghiamo meglio tecnicamente, con le figure tratte dal film, i passaggi tecnici.






Vera e propria filosofia e medica sperimentazione che rischiava d'essere una cacata pazzesca.
Invece il film regge bene e vince.





La segunda pellicola (The human centipede 2 - full sequence) invece non contiene discorsi intellettuali e d'avanguardia medico/corporale ma descrive la triste parabola patologica di un reietto umano brutto, basso, grasso e laido.
Nonstante si presenti con una finezza di manifesto erotic-entomologico.



Pochi dialoghi, bianco e nero netto, massacri esposti, abbondante coprofagia e spruzzo, solitudine ed incomunicabilità familiare (la madre), traumi infantili, silos di macchine semideserti (dove lavora il bravissimo protagonista), pioggia, freddo.
I soliti ingredienti triti e ritriti.
Ciò che volutamente viene a mancare è proprio la nobiltà d'intenti (e la professionale pulizia da primario di clinica privata) che invece era nel medico folle. Qui ci troviamo davanti ad un inetto bambinone botolo pinguineggiante, ossessionato dalla visione del primo film della serie (che venera come una messa sacra e guarda in loop nella guardiola del parcheggio), che vomita su questo meccanoHumano, tutta la sua inadeguatezza alla vita e non per sue colpe.
Tenta il suo capolavoro, gli riesce pure, e poi...







Ha comunque il suo perchè, per carità, e la visione è obbligatoria, in un certo senso.
Attendiamo ora il terzo capitolo poichè trattasi di trilogia..!

Cercateli e guardateli tutti, sottotitolati, of course.

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