1.2.12

DISCORSI


Tanto tempo che non scrivo su Fori Competenti, si.
Troppo impegnato il gulliver a combattere derive, a costruire improvvisate dighe.

E perchè ho chiuso il numero 2 degli X-NERD - PRIMA CROCIATA
che, vi sembrerà strano, ma è migliore dell'altro.
Senza la scadenza lucchese sul collo si lavora meglio.
Ma non parlerò della piccola parrocchietta del fumetto italiano
che mi viene tristezza solo a pensarci e a figurarmi nella mente i nuovi intellettuali,
fenomeni, mentori, filosofi, illuminati, gossippari della letteratura disegnata.
Di cui, tra l'altro, m'importaunagrandissimasega.
Sorvoliamo sugli editori.
Partita persa.

Ho ritrovato strada facendo, il vecchio trio ANCAMAGRA,
per tornare a vivere un po' di piacevolissimi concertini sottopagati nei localini genovesi.



Sottopagati, si, e non sempre per colpa dei gestori.
Perchè se non ti fai sottopagare NON suoni più, te ne stai a casa.
Se non incassano la cassa piange, la logica è sensata, dal loro punto di vista.
Il rischio d'impresa è un concetto sempre attuale, ma... estinto da un decennio buono.

Anche per questo l'Orchestra Bailam suona 1/6 rispetto a tre o quattro anni fa (quando di musica ci si poteva dignitosamente sopravvivere, senza umiliarsi), perchè, oltre ad essersi contratto il mercato (a favore però di truffe commerciali tipo nottebianca e amenità del genere), non scendiamo di prezzo.
Non ci si svende, giustamente.
Questione etica. dunque.

Certo amici, se i pagliacci comunali smettessero di disperdere capitali per rassegne senza senso (organizzate per i loro amichetti bacucchi e sepolcrali con relative mummie impellicciate) e spalmassero i soldi pubblici su tutto un anno di piccoli eventi, ci sarebbe qualche gettone anche per il più stronzo.
Ma col cazzo che mai lo faranno.
La buona politica non è più di questa terra.
Figuriamoci la ragione, la giustizia, il principio.
Da queste parti, se non sei utile politicamente, non servi.
Evapori.

Per questo basico motivo, bisogna reinventarsi in formazioni ridotte.
Adattarsi alla rotta, costruire continue zattere, oneste scialuppe.
Che non è neanche male, meno dispersivo.
E in questi tempi, preferisco disperdermi il meno possibile.

Ma dicevamo... sottopagati, come tutti.
E sottostimati.
I soliti merdoni assassini di cultura e senso etico, invece, sono sopravvalutati.
Lo hanno capito anche i muri, anche i topi, anche le carogne.

(chiosa poetica)
... anche i preti continuano ad essere sopravvalutati e a delinquere indisturbati.
E continuano a incular bimbetti, per colpa nostra che glieli portiamo (io no) fin alla porta dei loro sontuosi scannatoi.
Che sono poi i nostri di bimbetti, a meno che non abbiano dei vivai. Ma tutto può essere.
(fine chiosa poetica)

Concludendo.
Il decennio, quindicennio buono, l'Italia lo ha già vissuto, era quello degli anni '60 e '70.
Dove anche l'ignoranza aveva una sua leggerezza/saggezza e si poteva digerire, tollerare.
Perchè l'ignorante se ne stava al suo posto e non osava invasioni di campo in territori sconosciuti.
Dopo la capillare educazione di massa all'insulto, alle minchiate, all'ossessione, l'equilibrio si è spezzato e dagli anni '80, con l'avvento dei talk show, l'ignorante sdoganato si sente in diritto di urlare e/o imporre il loro claudicante pensiero, urlando possibilmente.

Difficile quindi, spalmando la linea temporale su un tavolo, come una mappa,
che si possa vivere un altro momento di ricchezza culturale, apparente pulizia, fantasia, proposte, entusiasmo e libertà come quello dei '60/'70.
Per questo dobbiamo, abbiamo il dovere morale, di aprire nuove prospettive dinanzi ai nostri occhi perplessi e dubbiosi.
Prospettive che dobbiamo trasmettere ai nostri figlioli.
Chi ce li ha.

Si salvi chi può.